Lo studio e l'aggiornamento costante sono i primi due passi per diventare dei professionisti in ambito medico. Per arrivare all'eccellenza occorre però un elemento che non si può trovare sui libri: la passione.
Solo integrando la ricerca scientifica con l'amore per la propria missione di chirurgo è possibile ottenere risultati sopra lo standard e migliorare davvero la qualità della vita del paziente.
Leggi il curriculum completoCorrezione delle deviazioni assiali
L'osteotomia di ginocchio prevede la sottrazione o l'addizione di un cuneo di osso tagliato a livello del femore distale e/o della tibia prossimale per correggere una deviazione assiale dell'arto inferiore e, di conseguenza, per redistribuire equamente il carico tra il compartimento femoro-tibiale mediale e laterale. Infatti, un disallineamento dell'arto inferiore, anche se lieve, a livello del ginocchio implica un aumento eccessivo del carico su uno dei due compartimenti femoro-tibiali, che, col tempo, svilupperà inevitabilmente un'usura precoce della cartilagine articolare.
Sul piano frontale, si possono riconoscere due tipi di deviazioni assiali degli arti inferiori:
Per la correzione del varismo, si esegue tipicamente un'osteotomia valgizzante o devarizzante a livello della tibia prossimale di addizione (ottenuta tagliando un cuneo di osso medialmente e, poi, allontanando le superfici di sezione) o, meno frequentemente, di sottrazione (ottenuta tagliando un cuneo di osso lateralmente e, poi, avvicinando le superfici di sezione).
Per la correzione del valgismo, invece, si esegue tipicamente un'osteotomia varizzante o devalgizzante a livello del femore distale di sottrazione (ottenuta tagliando un cuneo di osso medialmente e, poi, avvicinando le superfici di sezione) o, meno frequentemente, di addizione (ottenuta tagliando un cuneo di osso lateralmente e, poi, allontanando le superfici di sezione).
La dimensione del cuneo di osso da tagliare dipende dalla gravità della deviazione assiale dell'arto inferiore sul piano frontale e, di conseguenza, dai gradi di correzione necessari per ripristinare un asse meccanico normale. In tutti i casi precedentemente descritti, la correzione ottenuta può essere fissata con diversi mezzi di sintesi, tra cui i più usati sono le placche con viti e le cambre.
L'intervento è indicato nel trattamento di pazienti < 60 anni affetti da gonartrosi monocompartimentale di grado severo con una marcata deviazione assiale dell'arto inferiore sul piano frontale in alternativa alla protesi monocompartimentale di ginocchio dopo il fallimento di altri approcci terapeutici conservativi più tradizionali, quali la fisioterapia, i FANS, la viscosupplementazione con acido ialuronico, e le infiltrazioni di PRP o di cellule staminali mesenchimali.